3 giorni in auto alla scoperta di paesi, paesaggi, vitigni del nord Est Italiano.
L’Italia è il nostro paese e molte volte lo diamo per scontato, si pensa “ma si posso visitarlo quando voglio, tanto ci vivo“. Poi passano gli anni e ci troviamo a conoscere meglio il mondo, o il paese marittimo delle nostre vacanze estive, o il montano delle invernali, ma il resto delle regioni no. Sono fortunata per aver viaggiato, mai abbastanza, nel mondo ma anche nel mio belpaese. Posso dire di conoscere le nostre città d’arte, molte delle nostre regioni e affermare che l’Italia con le sue montagne, colline, laghi, mare, città d’arte appunto, rimane la più bella nazione al mondo.
Avendo tre giorni, prima di partire per l’adorata Sardegna, abbiamo pensato di visitare due città a portata di macchina in due regioni a noi confinanti Treviso e Ferrara.
Sono città dove la storia e l’arte la respiri a pieni polmoni, eleganti e belle da passeggiarci perdendosi nelle loro vie, alla portata di tutti.
6 agosto direzione Treviso
Alle 7.00 partenza da Milano 310 km con arrivo a Treviso alle 10.30.
Treviso è una città viva, elegante, piacevole da visitare con un’importante storia che si rispecchia nei suoi monumenti.
In mezza giornata, dopo aver percorso 11 km a piedi, possiamo dire di aver visitato la città.
Non siamo entrati nei musei ma passeggiato in:
➢ Piazza dei Signori con il palazzo dei 300 e palazzo Podestà
➢ Pescheria con i mulini, i suoi palazzi antichi ed il canale Cagnan
➢ Mura Treviso passeggiata lungo le mura e vista dall’alto della penisola paradiso, un angolo di verde con animali come papere e cigni
➢ Vicolo Dotti con i suoi antichi palazzi storici
➢ Il Duomo e la cattedrale di San Nicola. Attenzione agli orari di visita, a pranzo sono chiuse le chiese, duomo compreso
➢ Calmaggiore palazzo Zignoli, vicolo podestà. Fontana delle tette, questa è una copia, l’originale è sotto una teca nella loggia dei cavalieri. La leggenda narra che ogni anno, per tre giorni, spillasse vino rosso da un seno e bianco dall’altro per festeggiare l’ingresso del nuovo podestà, ed i cittadini potevano bere gratis.
➢ Canale Buranelli
I parcheggi li abbiamo trovati molto cari.
L’altra mezza giornata l’abbiamo dedicata alla zona del Valdobbiadene, a 40 minuti da Treviso.
Valdobbiadene, insieme a Conegliano, fa parte della marca trevigiana un insieme di colline che salgono fino a 500 metri, protette a nord dalle dolomiti. Queste colline sono il regno della Glera, vitigno che raggiunge il 70% delle tipologie allevate, con il quale si produce il Prosecco. Le pendenze elevate, anche fino al 70% che costringono ad orientare i vitigni di traverso, le forti escursioni termiche, i suoli poco profondi e le scarse risorse idriche danno vita a uve con elevati tenori zuccherini, acidità e aromaticità adatta per la spumantizzazione metodo martinotti (in autoclave).
Il Conegliano-Valdobbiadene prosecco DOCG esiste in tre versioni:
● tranquillo, versione poco conosciuta ottenuta da vitigni fitti e poco produttivi.
● frizzante ottenuto dalla rifermentazione in bottiglia
● spumante, il più conosciuto, l’unico a fregiarsi della DOCG.
Famoso è il Cru CARTIZZE in una piccola zona del comune di Valdobbiadene tra le frazioni di San Pietro di Barbozza, Santo Stefano e Saccol, 107 ettari che danno vita al Cartizze Superiore quasi tutto dry.
Il paese di VALDOBBIADENE non ha nulla di che ma un ottimo ufficio turistico, nella piazza, dove ci hanno consigliato un giro a CISON DI VALMARINO, facendoci così percorrere la strada del vino con splendidi scorci, per andare a vedere “artigianato vivo” una manifestazione di artigianato molto interessante che si sviluppa per tutto il borgo, tra l’altro molto grazioso.
Purtroppo avendo poco tempo a disposizione abbiamo saltato le visite alle cantine vinicole.
Ma è da fare una sosta all’ ”Osteria senz’oste”, sperduta, tra le vigne un casotto con salumi formaggi e vini fai da te offerta libera http://www.allostechenonce.it/allostechenonce/
Un altro posto dove merita fare un aperitivo (ma bisogna prenotare) lungo la strada è “Osteria alle terrazze” Osteria alla Terrazza Via San Pietro 73/A – 31049 Valdobbiadene (TV)
+39 348 728 8814
A cena siamo rientrati a Treviso per andare “Da Arman”una locanda tipica, locale grazioso, personale gentile ottimi piatti. Un buon baccalà alla vicentina da provare, bevuto Incrocio Manzoni Sertor Emilio (Treviso)
Dormito presso il Palazzo Stucky a Treviso. https://anticadimorastucky.com/
Un posto davvero grazioso un palazzo d’epoca ristrutturato, comodo con la città ed i suoi dintorni, parcheggio presente. Personale gentile e disponibile. Camere spaziose, pulite, tranquille un’ottima colazione. Prenotato tramite booking. Tra l’altro avevo dovuto disdire una precedente prenotazione per problemi familiari e mi hanno tenuto buona quella già pagata per diversi mesi, davvero molto disponibili.
7 agosto Ferrara
127 km da Treviso.
Senza musei in 3 ore si gira tutta. Ad agosto è una città un po’ spenta, molti negozi chiusi per ferie, sembra poco turistica ma in realtà ha tanti gioielli da scoprire con il centro storico patrimonio dell’UNESCO.
Abbiamo parcheggiato nel parcheggio “Centro storico” conveniente e comodo per raggiungere a piedi il cuore di Ferrara.
➢ Arrivati in piazza Trento e Trieste purtroppo abbiamo scoperto che il duomo San Giorgio era chiuso per ristrutturazioni.
➢ Poco più avanti il castello Estense meraviglioso nella sua imponenza, non siamo entrati a fare il giro interno ma visto solo da fuori.
➢ Corso d’Ercole d’Este una delle più belle vie che mantiene intatta la struttura rinascimentale con palazzi dalle belle facciate, portoni e finestre decorate.
Il punto più importante è il cosiddetto “Quadrivio degli Angeli” in cui si incontrano Palazzo dei Diamanti, il Palazzo Turchi di Bagno e il Palazzo Prosperi-Sacrati. Il corso finisce in una bella zona verde, il parco Massari, a ridosso delle antiche mura cittadine.
➢ Via delle Volte questa incantevole via medievale svolgeva una funzione commerciale. Qui c’erano le case dei commercianti che lavoravano, con il resto d’Italia, attraverso il fiume. Le volte, ancora oggi visibili, aiutavano ad arrivare rapidamente ai magazzini sul fiume senza dover percorrere tutta la strada ed essere attaccati da qualche ladro! Oggi sono in gran parte chiusi o trasformati in abitazioni. Salvo qualche trattoria, Via delle Volte non è molto frequentata. Ma non è stato sempre così: per secoli è stata anche “luogo di malaffare” come scrive Bacchelli nel “Mulino del Po”, ritrovo di prostitute, ladruncoli e anche qualche assassino”. E quando cala la sera e si accendono le luci gialle, l’atmosfera ritorna quella di sempre, piena di bisbigli e ombre minacciose…
➢ Monastero Sant’Antonio in Polesine è il luogo adatto se volete provare una bella emozione. Andateci al mattino o alle 15 in punto per sentire le monache di clausura cantare la messa in gregoriano, con il coro che si spande nel silenzio del monastero.
Dormito presso l’agriturismo Corte dei Gioghi una bellissima struttura, in mezzo alla campagna Ferrarese con una comodissima piscina ed un bel prato attorno. I proprietari gentili e disponibili. Stanze spaziose, pulite e ben accessoriate. Una sera a settimana fanno la serata Hamburger dove si può cenare a bordo piscina con hamburger, verdure alla griglia, birra e acqua alla quale abbiamo partecipato, unica nota negativa le zanzare.
La colazione, ben curata con marmellate fatte in casa, torte e salato è in uno spazio dedicato molto carino.
8 agosto Comacchio e le sue valli
A pochi km da Ferrara vale la pena visitare Comacchio e le sue valli alla foce del Po.
Organizzano queste gite in barca per rivivere le antiche pratiche di gestione della valle, pesca e marinatura delle anguille.
Abbiamo scelto la gita di 1 ora e quaranta in partenza dalla stazione di pesca foce al costo di 12€ a persona.
Una gita fantastica lungo le valli di Comacchio ed i casoni di pesca, si scende alla stazione Serilla per ripercorrere la vita dei pescatori di anguille delle valli, con l’antico metodo del Lavoriero http://www.vallidicomacchio.it/vit.htm
I primi due we di ottobre c’è la sagra dell’anguilla https://www.sagradellanguilla.it/
La natura è uno spettacolo incantevole.
Pranzo a Comacchio, al ristorante la Barcaccia piatti di pesce ottima qualità, porzioni abbondanti, abbiamo preso un sauvignon blanc emiliano
Comacchio uno dei maggiori centri del delta del Po con una storia di 2000 anni alle spalle. Fino al 1821 era una città lagunare, poi venne costruito un terrapieno stradale che la collegò a Ostellato.
Ci sono diversi luoghi da non perdere, a parte passeggiare senza meta per le sue assolate stradine.
Il ponte Trepponti, simbolo di Comacchio costruito nel 1638, porta fortificata della città e punto di ingresso per parecchi secoli. Posizionato lungo l’antico canale navigabile Pallotta che da una parte conduceva al mare Adriatico e dall’altra all’interno del centro storico sino a formare quattro diversi canali detti Salara, Sant’Agostino, Borgo e San Pietro.
Scendendo la scalinata di destra ci si trova nella via Pescheria crocevia di mostre d’arte temporanee nella vecchia pescheria. Alla fine della via si trova il ponte degli sbirri dal quale si ha una bellissima visuale del ponte Trepponti.
Una volta scesi dal ponte si possono ammirare due edifici storici l’ospedale degli infermi, edificato nel 1771, dove ha sede il museo “Delta Antico” e Palazzo Bellini sede della biblioteca, mostre temporanee, archivio Storico comunale.
Altri edifici storici sono la loggia del grano, la torre dell’orologio e la cattedrale di san Cassiano
Molto interessante per rivivere l’industria dell’anguilla, è l’antica Manifattura dei Marinati, ristrutturata e di nuovo in funzione https://www.ferraraterraeacqua.it/it/comacchio/scopri-il-territorio/arte-e-cultura/musei-gallerie/manifattura-dei-marinati
La sera abbiamo cenato a Ferrara al ristorante il Frantoio Cucina tipica e di ottima qualità, assaggiato il Fortana rosè spumantizzato
Il Fortana è un vitigno tipico dei lidi ferraresi, a piede franco grazie al suo crescere in una zona paludosa e sabbiosa, fa parte dei cosiddetti “vini delle sabbie” insieme al Trebbiano romagnolo e Malvasia Bianca.