Finalmente dopo anni abbiamo deciso di cenare da Guido a Fontanafredda, un sogno che inseguivo da un po’ di tempo coronato in maniera fantastica.
Ugo Alciati è cresciuto nel ristorante del papà Guido da Costigliole il locale, storia della cucina italiana moderna, è stato precursore della filosofia in cui il ristorante doveva essere parte integrante dell’esperienza vissuta dal cliente. Questo risultato lo si otteneva grazie alla qualità dei prodotti, alla valorizzazione del territorio, e cura del cliente. Guido da bambino “giocava” in cucina per poi, dall’età di 15 anni, cominciare a lavorarci a tempo pieno. Crescere nel ristorante ha lasciato in Ugo, ed i suoi fratelli Piero e Andrea, il segno che li ha portati a tenere alta la bandiera della cucina italiana ancora oggi con Ugo in cucina e Piero in sala a Fontanafredda, mentre Andrea in sala al relais San Maurizio.
La location è davvero bella, all’interno del Villaggio errante della tenuta Fontanafredda , Guido Ristorante si trova al primo piano della Villa Reale.
Nelle accoglienti sale da pranzo di Re Vittorio Emanuele II e della Bella Rosina, si rivive l’atmosfera dell’epoca con le foto dei sovrani, le porte, gli alti soffitti ma allo stesso tempo i tocchi di modernità lo alleggeriscono togliendogli l’austerità che potrebbe trasmettere una palazzina reale.
Il personale è gentile, attento e professionale, con la giusta dose di simpatia che mette subito a proprio agio il commensale.
Mi sono letteralmente innamorata della cucina dello chef Alciati, a partire dal suo coloratissimo menù.
La cucina dello chef Alciati è legata ai prodotti del territorio, prevalentemente quelli piemontesi, ma mai banale o scontata.
C’è la possibilità di scegliere tra un menù degustazione oppure quelli liberi da due, tre,quattro piatti più il dolce.
Siccome conoscevo la fama del vitello tonnato dello chef, ma non era presente in carta, ho provato a chiederlo e mi hanno accontentata.
Abbiamo optato per i 4 piatti liberi ordinando:
- Vitello tonnato tagliato al coltello
- Carpaccio di fassona piemontese
- Faraona arrostita con patè di fegatini e tartufo
- Agnolotti di Lidia al sugo d’arrosto, accompagnati dai plin al tovagliolo
- Anatra ai fichi
- Capretto Roccaverana
- Gelato fiordilatte mantecato
Abbiamo avuto la fortuna di mangiare da diversi stellati, ottimi e fantastici, ma la cucina dello chef Alciati mi ha emozionato moltissimo facendomi rivivere i sapori di casa. Sono piatti che appena terminati ne vorresti subito un altro. Assolutamente da tornarci senza ombra di dubbio.
La cura verso il cliente è perfetta, hanno sentito commentare la mia passione per i grissini e sfoglie al sesamo, ed all’uscita mi hanno consegnato due pacchetti uno con i grissini e l’altro con le sfoglie.
Una bellissima cena che mi rimarrà nel cuore.