9 giorni alla scoperta del Sud ovest: il Sulcis cagliaritano.
La Sardegna è una regione che sa dare tanto: paesaggi, cibi, vini, persone. Il Sulcis forse è conosciuto più per la parte di spiagge in realtà ha alcune perle, al suo interno, che vale la pena scoprire. Perle che hanno fatto la storia della Sardegna e non solo.
1° giorno 13 agosto
Milano Cagliari con Easyjet, volo in orario arrivo in mattinata
Noleggio auto da Locauto, tramite Rentalcars, buon rapporto qualità prezzo ma due pecche:
– la lunga attesa al ritiro dell’auto,
– averci fatto disdire la polizza assicurativa contratta con Rentalcar, adducendo la maggior operosità per avere eventuali rimborsi, sostituita con la loro al doppio di quella pagata inizialmente.
Un consiglio prenotare i ristoranti con anticipo perché ad agosto è dura trovare posto per la sera stessa.
Abbiamo soggiornato al “B&B La Ginestra” a Domus de Maria.
Una bella villetta gestita da un proprietario meraviglioso, il sig. Mario, uomo gentile e presente. A colazione faceva sempre trovare una torta fatta da lui.
Il nostro appartamento era spazioso,pulito, con un grande bagno ed un bel terrazzino dotato di stendino, tavolo e sedie.
C’erano a disposizione degli ospiti due parcheggi interni, comunque davanti casa se ne trovavano. A disposizione ombrelloni e seggioline da portarsi in spiaggia.
Al pomeriggio abbiamo cominciato le escursioni al mare dalla spiaggia su Giudeu l’unica in zona in cui si poteva ancora trovare parcheggio nel pomeriggio.
Gli stabilimenti al mattino presto esauriscono tutti gli ombrelloni, ed anche i parcheggi auto, si possono noleggiare dei lettini a 20€ da portarsi nella spiaggia libera, quindi basta avere un ombrellone con se.
La sera c’era la sagra del porceddu a Domus de Maria ed abbiamo cenato lì. La coda è stata lunga ma ne è valsa la pena, il porceddu era molto buono, si poteva vedere la preparazione sulle griglie a cielo aperto ed il taglio per il servizio.
2° giorno 14 agosto
Gita in gommone lungo la costa, con “Chia escursioni” che partono dalla spiaggia di Sa Colonia. Anche qui bisogna arrivare presto perché il parcheggio è molto piccolo. Purtroppo con il vento di tramontana non siamo riusciti a fare le spiagge ad ovest. Siamo arrivati fino al capo di Spartivento per tornare indietro visto il mare troppo mosso. Così abbiamo fatto il giro della costa est. A parte il vento è stata una gita molto carina, lo skipper Giovanni simpatico e disponibile.
Al rientro abbiamo approfittato a fare un bagno nella spiaggia di Sa Colonia, veramente molto bella, e saliti alla torre.
Al pomeriggio abbiamo fatto tappa alla la spiaggia di Nora. Purtroppo era tardi, ma con un po’ più di tempo a disposizione, c’è un bel sito archeologico che noi non abbiamo fatto in tempo a visitare. http://nora.beniculturali.unipd.it/
La sera abbiamo mangiato da “Sa Mitza e S’Orcu” un agriturismo consigliato dal sig. Mario. https://www.samitzaesorcu.it/
Il posto è incantevole sperso in mezzo ai monti con una vista unica. La strada stretta ma percorribile e dovendo andare piano si può assaporare l’aria della Sardegna selvaggia, dei suoi boschi.
Il menù è fisso con antipasti misti, 2 primi, il maialetto cotto alla brace al momento, dolci, caffè, amaro vino 28€ a testa. Il vino era un Carignano molto buono. Gusti semplici ma ottimi
3° giorno 15 agosto ferragosto.
Siamo partiti presto per la famosa, a ragione, spiaggia della Tuerredda.
Viste le ridotte dimensioni del parcheggio e l’affollamento della spiaggia è consigliabile arrivare presto e, se possibile, prenotare con largo anticipo.
Il beach club è ottimo, hanno piantato ombrellone e lettini nella spiaggia libera adiacente lo stabilimento balneare a 24€ https://www.tuerreddabeachclub.com/
Una spiaggia splendida, una giornata indimenticabile. Bar con buoni prezzi per mangiare e bere qualcosa.
La sera abbiamo cenato a Pula al ristorante di pesce “Cucina Machrì” un locale molto carino, alla moda, cibo ottimo piatti cucinati e presentati con una certa cura con prezzi medi. Abbiamo bevuto un Semidano Anastasia di Mogoro, ed il mitico Anghelu Ruju a fine pasto il vino liquoroso della Sella & Mosca. Il semidano è uno dei pochi vitigni a bacca bianca, essendo una regione a prevalenza bacca nera, coltivato nella zona del Campidano di Oristano. Un vino fruttato, morbido e piacevole per tutto il pasto.
Dopo abbiamo fatto un giro per il paesino molto carino e vivo.
4° giorno 16 agosto
Visita alla cantina Santadi. Siamo partiti da Domus de Maria, percorrendo la strada interna molto suggestiva con bellissimi panorami.
L’area sud/ovest dell’isola è famosa per l’altro grande rosso di Sardegna il Carignano del Sulcis, che rappresenta il 7% della viticoltura sarda.
Uve geneticamente affini al Carignan francese coltivate ad alberello o piede franco, un vino di grande personalità con un colore profondo, intenso note di frutta matura e spezie.
La visita con degustazione semplice costa 5€, interessante e ben fatta abbiamo anche visto la prima bottiglia certificata da un notaio, quando ancora non c’era la DOC e DOCG, annata 1984 registrata dal notaio nel 1988.
La degustazione è un po’ veloce al bancone con altra gente ma loro sono disponibili a far assaggiare tutto e a dare le spiegazioni richieste.
Al pomeriggio ci siamo diretti a Porto Pino la famosa spiaggia delle dune. Una spiaggia lunghissima con un mare meraviglioso. Ci sono diversi stabilimenti balneari ed abbiamo trovato due lettini ed un ombrellone facilmente. Disponibili diversi, grandi, parcheggi basta attendere un po’ e qualche posto si libera.
La sera abbiamo fatto cena a Pula al ristorante tipico “Su Furriadroxu” è molto difficile trovare posto, abbiamo prenotato il terzo giro e atteso lo stesso, ci siamo seduti alle 22.30 ma ne è valsa la pena.
Il locale è molto caratteristico, abbiamo cenato nel cortile all’aperto, il personale è gentile e disponibile. Il cibo tipico e ottimo, la capra stufata è meravigliosa come il maialetto ed il pecorino alla piastra. Abbiamo approfittato a bere il Cagnulari di Cherchi essendo un vino non facile da trovare sulla terraferma. Uno dei vitigni a bacca nera della regione, di nicchia rappresenta solo l’1% nella viticoltura sarda, coltivato nella zona n/o dell’isola dona vini di lunga tradizione morbidi fruttati e balsamici.
5° giorno 17 agosto
trasferimento a Sant’Antioco. La strada panoramica è davvero molto bella in un paio di ore ci si arriva.
Dopo aver lasciato i bagagli al nostro hotel “Muma” sede anche del museo del mare https://www.mumahostel.it/
ci siamo diretti alla spiaggia Maladroxia non mi è piaciuta in particolar modo mare niente di eccezionale, spiaggia piccola e piena di famiglie con bambini piccoli, molto confusionaria, presente lo stabilimento balneare.
Al pomeriggio abbiamo deciso di fare il giro dell’isola visitando la spiaggia e la Torre Cannai. Alla torre sono presenti dei volontari che raccontano la storia, con offerta libera, una visita molto interessante da fare. La vista da lassù è meravigliosa.
La domenica è chiuso. Meglio verificare prima gli orari e giorni di apertura.
La sera cena alla birreria Rubiu a Sant’Antioco, pizza ottima come la birra.
All’interno fa un po’ troppo caldo, chiedere un tavolo all’aperto, meglio sempre prenotare ad agosto.
6° Giorno 18 agosto
Giornata alla spiaggia La Salina un posto meraviglioso, abbiamo trovato un ombrellone con due lettini. Spiaggia molto lunga bella per passeggiare e fare il bagno, possibilità di noleggio canoe per fare un giretto al largo.
La sera cena a Calasetta, paesino carino, a differenza di Sant’Antioco. Cenato al ristorante “La Perla” ottimo pesce e buona cantina prezzo medio ma giusto per la qualità del pesce. Dopo cena ne abbiamo approfittato per girare il paesino salendo fino alla Torre.
7° Giorno 19 agosto
trasferimento Sant’Antioco Carloforte con il traghetto. I biglietti meglio acquistarli prima di partire per le vacanze anche se ci sono molte corse, agosto è sempre pieno ed essendo veloce il trasferimento tanta gente fa la giornata. 45 minuti di tragitto, molto ben organizzati.
I vitigni coltivati sul’isola variano dal Carignano del Sulcis, alla Monica, al Nuragus, Vermentino, Cannonau, Semidano e Moscato.
Dopo aver lasciato i bagagli al nostro B&B “il castello” molto bello, pulito, spazioso e comodo per il paese, si trova facilmente anche il parcheggio, siamo partiti alla scoperta dell’isola.
Da fare la passeggiata ai faraglioni con partenza dallo stabilimento balneare La bobba, sulla destra dell’ingresso parte il sentiero/passeggiata.
Da lì ci siamo diretti al faro di Capo Sandalo la strada interna è meravigliosa, dei paesaggi unici, selvaggi e incontaminati.
A metà strada ci siamo fermati a Cala Fico, si lascia la macchina nel parcheggio in cima e si scende a piedi verso la cala. La vista scendendo si rivela sempre più bella. La spiaggia è di scogli ma fare il bagno lì ne vale la pena, non ci sono servizi balneari. La vista invece dal mare non le rende giustizia.
Risaliti abbiamo proseguito verso il capo da dove si gode di una vista stupenda.
Rientrando verso Carloforte siamo passati dalle Saline dove abbiamo visto da vicino i numerosi fenicotteri.
La punta nord est forse unico punto che eviterei di passare se non si ha tempo, niente di che anzi sembra quasi abbandonato, c’è lo stabilimento delle tonnare anche quello sembra in ristrutturazione.
La spiaggia Giunco è meravigliosa viene anche chiamata i Caraibi
Il pranzo lo abbiamo fatto alla spiaggia la Caletta un paradiso, peccato per il mostro edilizio mai finito che si vede dalla spiaggia, ma il mare è meraviglioso.
C’è un bel beach bar che la sera organizza aperitivi molto suggestivi perché fatti al tramonto, con possibilità di noleggiare un sup da 4 posti con la bottiglia di prosecco.
Chiosco “Le Dune” – La Caletta Carloforte
Indirizzo: Località La Caletta – 09014 Carloforte (CA)
Telefono: 333 521 8858
Al pomeriggio abbiamo fatto tappa alla casa vinicola U Tabarka cantina Tanca Gioia. Siamo stati accolti da uno dei proprietari che ci ha raccontato un po’ la loro avventura, sono due imprenditori del nord italia che hanno deciso di investire i loro soldi in questa impresa.
Ci ha fatto assaggiare tutti i vini ma è stata una visita a metà, la cantina non l’abbiamo vista, non è stata una visita che incuriosiva molto.
La cena al ristorante Osteria la Tonnara ottimo cibo e personale gentile. La loro tartare di tonno è strepitosa. Bevuto i Giganti di Contini un blend di vermentino e vernaccia spettacolare. Vino di corpo con un carattere molto deciso, sapido un vino magari difficoltoso da apprezzare ma ci si può innamorare se piace.
7° Giorno 20 agosto
Giro in barca dell’isola con Marinatour ben organizzato con pranzo al sacco 80€, purtroppo per il forte vento non ci è stato possibile fare molti bagni ma il giro merita farlo lo stesso.
La sera cenato al ristorante da Vittorio niente di che, senza lode né infamia.
9° giorno 21 agosto
Trasferimento Carloforte Sardegna
45 minuti per arrivare a Porto Scuso, paese prettamente industriale, ma siamo riusciti a trovare una bellissima pineta dove fare la pausa con pranzo al sacco.
Alle 14.00 avevo prenotato, prima di partire per le vacanze, la visita alle miniere di Carbonia al museo del carbone, https://www.museodelcarbone.it/
Esperienza da fare molto emozionante e coinvolgente, prima di scendere nelle miniere c’è il museo con la storia di Carbonia, dei vari tipi di carbone, dell’evoluzione nei metodi di estrazione, della storia di uomini e donne che hanno lavorato in miniera. Molto interessante locali un po’ troppo caldi senza aerazione.
Sicuramente c’è da ringraziare che abbiano salvato e fatto rinascere questo luogo quindi sul caldo si può soprassedere.
Io avevo prenotato per telefono prima di partire e poi pagato lì, 8€ a persona con la guida. Ad agosto consiglio di prenotare.
Alle 17.00 altra tappa da non perdere assolutamente Porto Flavia .
Anche per questo tour avevo acquistato i biglietti online prima di partire per la Sardegna, già pagati solo da ritirare alla cassa. 10€ a testa http://www.visitiglesias.comune.iglesias.ca.it/it/vacanza/biglietteria-online/
Una visita ben organizzata, il problema può essere solo il parcheggio molto piccolo, che costringe alcuni a parcheggiare lungo la strada nell’ultimo pezzo sterrata e stretta.
Porto Flavia è una struttura di imbarco materiali minerari, che ad inizio del 900 ha rivoluzionato l’industria mineraria, progettata da Cesare Vecelli che la chiamò come la figlia. Un complesso di gallerie scavate nella montagna che sbucano a metà parete sospese sul mare dalle quali venivano imbarcati sulle navi, alla fonda, i minerali. Percorrere la galleria è molto bello e rende l’idea dell’enorme lavoro fatto dagli uomini all’epoca, ma sbucare all’aperto nella zona carico navi è spettacolare con il pan di zucchero come sfondo.
Finita la visita ci siamo diretti a Cagliari un’ora e mezza di macchina.
Pernottato al B&B Myo in pieno centro, prenotato tramite booking, Check-in automatizzato, appartamento molto bello, pulito, dotato di ogni comfort, e perfetto per girare la città. Il parcheggio più comodo per il B&B è quello coperto Regina Elena, sotto i bastioni Saint Remy 1 notte 8€.
La sera abbiamo cenato da Luigi Pomata, ottimo ristorante spettacolari le linguine alla Nicolò e la pizzaiola vegetariana pure esplosioni di gusti. Bevuto il Torbato metodo classico Oscarì di Sella&Mosca buono perfetto con il cibo preso. Il Torbato è un altro vitigno a bacca bianca di nicchia 1% della viticoltura sarda, coltivato nella zona di Alghero, dedicato prevalentemente alla realizzazione di spumanti.
10° giorno 22 agosto
Al mattino abbiamo visitato Cagliari
Il bastione di Saint Remy costruito nel XIX secolo, simbolo di Cagliari, l’accesso meridionale al quartiere castello.
La terrazza Umberto I, dalla quale si ha una meravigliosa vista di Cagliari
Il quartiere Castello con tutte le sue viuzze.
La cattedrale di Santa Maria
La Cittadella dei musei
L’Anfiteatro
La torre dell’elefante
La torre di San Pancrazio, la più alta torre di Cagliari, nel punto più alto del Castello
Il Castello
Il quartiere della marina
Al pomeriggio, avendo il volo di ritorno alle 22.00, ci siamo diretti alla meravigliosa spiaggia del Poetto. Volendo cambiarci e farci una doccia prima di andare in aeroporto abbiamo preso un ombrellone ed i lettini allo stabilimento balneare Emerson Beach ben organizzato, con un buon servizio e ben frequentato.
Emerson
Viale Poetto 248 – 09126 Cagliari (CA)
348 629 3969
Dopo esserci docciati e cambiati ci siamo diretti in aeroporto la riconsegna della vettura è stata veloce.
abbiamo percorso a piedi 92 km in 10 giorni