4 giorni in macchina tra i paesi e paesaggi delle colline toscane. Avendo a disposizione un ponte lungo abbiamo pensato ad una meta che in qualsiasi stagione dell’anno è affascinante, ancora di più in autunno: le colline ed il mare toscani. Da appassionati di vino la culla dei supertuscan è una meta da fare più volte nella vita.

1° Giorno 31 ottobre

Partiti da Milano alle 17.45, arrivo a Cecina in 4 ore e mezza.

Trovata un po’ di coda nella zona parmense ma con il navigatore waze si va sul sicuro consiglia lui quando uscire dall’autostrada,trovando strade alternative. A Cecina abbiamo cenato da Pizzicotto gourmet attesa un po’ lunga ma ottimo l’hamburger di polpo ed anche la torta di ceci. L’ambiente accogliente ed informale.

Siamo stati ospiti ai poderi tre termini una location molto, molto bella.Il nostro appartamento(l’Ulivo) era meraviglioso composto da zona giorno accogliente, calda, ampia. Bagno spazioso compreso di antibagno. Una camera altrettanto grande. Un patio esterno con il BBQ personale.

camera da letto
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Soggiorno podere
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Gli spazi perfettamente sfruttati rendono questo appartamento davvero comodo. In estate c’è anche la piscina, un luogo dove trovare il giusto relax.

vista esterna appartamento
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2° Giorno  1 novembre

panorama
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Colazione sul lungomare di Cecina e partenza verso Volterra a 40 minuti di auto da Cecina. Già da lontano si scorgono le sue torri in cima alla collina. Parcheggi a pagamento fuori le mura. In 4 ore la si gira passeggiando senza entrata ai musei, se si vogliono visitare allora consiglio la giornata intera. Le tappe da fare sono:

  • Piazza dei priori con il palazzo dei priori, il più antico municipio della Toscana, ed il palazzo pretorio
piazza dei priori
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  • Il Duomo, la cattedrale di Santa Maria Assunta, ed il suo battistero dalla parte opposta della cattedrale con al suo interno una fonte battesimale ottagonale, del 1500, davvero meravigliosa.
duomo
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  • Le mura e le porte etrusche
  • La Fortezza medicea
  • L’Acropoli etrusca nel bellissimo parco Enrico Fiumi in cima al paese.
  • L’Anfiteatro romano
anfiteatro
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La serata l’abbiamo passata a Castiglioncello a cena alla Baracchina  una location suggestiva con una vetrata meravigliosa sul mare. Piatti ben curati di ottima qualità con una buona carta dei vini.

Abbiamo ordinato:

  • calamaretti spillo e mazzancolle cotte al vapore su letto di insalatina quinoa, carciofi e spinacini.
  • Ricciola pescata con ratatouille
  • Creme brule
ricciola
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Il tutto accompagnato da una Lacryma Christi del Vesuvio

bottiglia vino
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3° Giorno  2 novembre

Colazione in pasticceria a Cecina, passeggiata per il centro.

Pranzo da Il Pasta, con un divertente sistema di ordinazione, portano il vassoio con varie tipologie di pasta fresca abbinabili ai diversi sughi contenuti nel menù.

I Supertuscan

un termine inventato negli anni ‘80 dagli anglosassoni, commercianti di grandi vini da generazioni, per identificare quei vini di grande qualità che avevano riscontrato successo nel mercato internazionale pur non appartenendo a nessuna denominazione. Molti credono essere vini ottenuti solo da vitigni internazionali, in realtà anche da Sangiovese in purezza, tutti vinificati in barrique. Hanno avuto il pregio di far riscoprire zone, come la costa tirrenica, fino a poco prima totalmente ignorata.

Bolgheri è la risposta italiana al modello di Bordeaux. Nel 1944 il marchese Mario Incisa della Rocchetta impiantò nella tenuta San Guido i vitigni internazionali Cabernet franc e Sauvignon, introducendo l’uso della Barrique.

Nel 1968 nasce, come vino da tavola, il Bolgheri Sassicaia, il primo vino aziendale riconosciuto come DOC nel 1994.

Le brezze del mare, il terreno ciottoloso con argilla e sabbia, la scarsa altitudine avvicinano il Sassicaia ai grandi Cru bordolesi.

Le aree nella zona di Bolgheri sono 3 le colline, la zona intermedia e quella più vicina la mare con tre terreni diversi. I vigneti migliori sono nella zona intermedia ai piedi delle colline e tra Bolgheri e la zona sud di Castagneto Carducci.

Il disciplinare Bolgheri DOC prevede di utilizzare monovitigni (Cabernet F, cabernet S, Merlot) ma anche vengono ammessi Syrah e Sangiovese fino al 50%oltre a piccole percentuali di petit verdot.

Al pomeriggio abbiamo fatto la visita, con degustazione, alla casa vinicola Casa di terra.

Una famiglia proprietaria di terreni a Bolgheri dal 1956 ma solo negli anni 2000 ha iniziato a coltivare vite. Coltivano Cabernet sauvignon, Syrah Cabernet franc, Malbec e Merlot

Dopo una bella visita in cantina dove abbiamo anche potuto ammirare una delle loro nuove vinificazioni in otri di terracotta, ci siamo spostati sul terrazzo dove in estate organizzano eventi e degustazioni. La degustazione costa 20€ e prevede l’assaggio di 3 vini, noi ne abbiamo assaggiati 5. Insieme ai vini portano delle bruschettine con olio di loro produzione.

Hanno due linee di produzione Casa di terra e podere 7 sette

Del podere 7 sette

“l’Invidio” 50%Merlot, 25% cabernet S e 25% Cabernet F. un vino pensato dall’enologo Emiliano Falsini. Morbido, fresco, erbaceo, fruttato.

Della casa di terra

“Moreccio” 50% Cabernet S 40% Merlot e 10% Syrah. Quest’ultimo vitignomitiga gli altri due. Un vino di corpo, morbido, fruttato, speziato e fresco-

“Mosaico” 100% Merlot morbido, fresco, fruttato

“Poggio” 100% Syrah Buono, di buona qualità.

Non abbiamo acquistato nulla.

La sera a cena siamo stati all’Osteria magona a Bolgheri un posto per gli amanti della carne irrinunciabile. Il locale è molto carino, caldo accogliente. Il personale professionale e simpatico. Il tavolo a noi riservato ti immergeva completamente nell’atmosfera del locale tra la cantina dei vini ed il frigo della frollatura. La carta dei vini di grande qualità è, giustamente, orientata alla proposta locale quindi di prezzi abbastanza elevati. La carne è strepitosa hanno una scelta da far invidia alle più blasonate macellerie.

menu la Magona
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Abbiamo ordinato:

  • affettati misti
  • formaggi misti
  • mini tartare
  • la bistecca Panzanese, accompagnata da patate al forno, meno conosciuta della fiorentina ma altrettanto nobile. Si differenzia dalla fiorentina per il taglio la prima è dal costato la seconda dal cuore della coscia di un manzo selezione Cecchini. Ottima scelta anche se io continuo a preferire la fiorentina perchè leggermente più grassa.
La cicca della Magona
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  • cantucci con il vin santo.
cantucci e vin santo
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4° Giorno 3 novembre

Scorci di Bolgheri
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Colazione a Bolgheri al bar della posta. Passeggiato per le vie del paese, molto turistico ma grazioso, è da fare un salto al piccolo cimitero al limite del paese, per vedere dove dicano riposi nonna Lucia. L’amata nonna del poeta Carducci, che ha una statua anche nella piazza del paese.

via centrale di Bolgheri
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piazza bolgheri con statua nonna lucia
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Dopo ci siamo diretti a Castagneto Carducci un paese molto bello, emozionante con degli scorci e panorami davvero unici.

Scorci Castagneto 2
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Il paese dove il poeta Giosuè Carducci ha vissuto durante l’adolescenza . Dove trovava rifugio la sua famiglia costretta, per motivi politici, ad abbandonare Bolgheri. E dove tornò per diversi anni, da adulto, per ritrovarsi con i vecchi amici.

scorci di Castagneto1
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panorama da Castagneto
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Al pomeriggio, dopo un pranzo da amici, rientro a Milano partenza 14.30 arrivo 18.30

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