MAREMMA, CHIANTI 8 CANTINE IN 8 GIORNI 

QUANDO UNA CANTINA AL GIORNO LEVA IL MEDICO DI TORNO

Il 2020 è stato un anno particolare per tutto il mondo, ha stravolto il nostro modo di vivere, i nostri programmi i nostri progetti.

Per i 50 anni di Simone avevamo progettato un viaggio in California Napa valley e Sonoma County, i parchi naturali e le Hawaii.

Viaggio immediatamente cancellato e riprogrammato in Italia per diversi motivi dalla voglia di sentirsi a casa in un momento talmente particolare, al voler contribuire alla ripartenza del turismo nazionale. L’Italia l’abbiamo girata abbastanza, in lungo ed in largo, ma ci sono ancora molti posti da visitare così abbiamo pensato ad alcune vie del vino essendo appassionati dell’argomento. 

Partiti lunedì 10 agosto per la Maremma in tarda mattinata direzione Manciano, trovato un po’ di traffico tra Piacenza e Parma, ma grazie al navigatore waze l’abbiamo aggirato, mai rinunciare ad installare waze sul proprio smartphone.

Rientrati in autostrada prima di Parma verso il tardo pomeriggio siamo arrivati all’agriturismo Quercia rossa. Ottima organizzazione per il check-in. Ogni camera ha in dotazione, per tutto il periodo del soggiorno, due poltrone ed un tavolo in giardino, più due lettini in piscina per evitare che vengano utilizzati da più persone.

Ingresso agriturismo
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Questa struttura è spersa nelle campagne maremmane, davvero un posto rilassante, dal quale non andresti mai via.

Panorama da agriturismo
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Tra i servizi hanno quello della cucina, dopo aver girato tutto il giorno, si può cenare in agriturismo propongono piatti semplici ma genuini a km zero, con verdure del loro orto, menù davvero piacevoli.

Ad oggi, luglio 2021,  sembra non essere raggiungibile la struttura il cellulare risulta irraggiungibile e la pagina prenotazioni non funziona.

agriturismo
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Martedì 11 agosto 

Al mattino visita alla cantina Roccapesta a Scansano. Quando un uomo lascia la sua vecchia vita per inseguire un sogno che diventa vincente.

Una visita davvero interessante accompagnati dall’enologa Ginevra. Sei curioso di scoprire i vini che abbiamo assaggiato?

Costo 25€ a testa

Terminata la visita che ci ha impegnati la mattina intera, ci siamo dedicati ai tipici borghi della Maremma partendo da Scansano  abbiamo proseguito per Pereta, Magliano dove la passeggiata sulle sue mura merita davvero la pena anche sotto al sole cocente, e concluso la giornata a Talamone. Sono tutti borghi molto piccoli ma passeggiare tra i loro vicoli, fa tornare indietro nel tempo. 

Porta ingresso centro storico
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A Scansano si entra nel centro storico da piazza Garibaldi attraverso la porta cinquecentesca tra i vari edifici storici da vedere troviamo:

  • il Palazzo Pretorio che era l’antica sede degli uffici pubblici grossetani, in estate si trasferivano qui per trovare il fresco, oggi sede del museo archeologico e della vite e del vino.
Museo della vite
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  • La chiesa di San Giovanni Battista costruita sui resti di un oratorio del trecento.
  • La cinta muraria originale è incorporata ormai nelle case ma in alcuni punti ancora visibile e la passeggiata offre scorci bellissimi sulla campagna circostante.

cinta muraria scorci dal paese

 

Ogni vicolo ed edificio riporta ai tempi passati.

A Pereta, piccolo borgo a 10 km da Scansano si accede attraverso la porta di ponente risalente a fine ‘300.

Porta di Pereta
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Passeggiando tra i suoi vicoli si arriva in cima al paese ai piedi della torre, anch’essa risalente al ‘300 costruita durante la dominazione senese, con i suoi 29 metri è l’edificio turrito più alto della Maremma. Si possono inoltre vedere le mura Aldobrandesche, risalenti all’undicesimo secolo, che rappresentano la prima cinta muraria fatta costruire dagli Aldobrandeschi a difesa del castello.

Torre di Pereta
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mura
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A Magliano non potete farvi mancare la passeggiata sulle mura, perfettamente ristrutturate nel 1999, vale davvero la pena anche per il panorama che si gode da lassù. Le prime risalgono al 1000, oggi troviamo due architetture diverse le tre torri squadrate sono trecentesche, mentre le altre circolari risalgono alla ristrutturazione di metà quattrocento.

mura
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Entrando da una delle sue porte si può percorrere corso Garibaldi e trovare vari edifici degni di nota

  • il palazzo duecentesco di Checco il bello.
  • La Pieve di San Giovanni risalente al periodo romano ma con evidenti tracce di ristrutturazioni avvenute negli anni. Purtroppo molte chiese le abbiamo trovate chiuse e non siamo riusciti ad entrare per ammirare gli affreschi.
Pieve San Giovanni
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  • Il palazzo dei Priori dove si possono vedere gli stemmi di tutti i priori che sono succeduti a Magliano.
  • In piazza della Libertà si trova la chiesa di San Martino del XII sec. anch’essa chiusa, poco più avanti troviamo la porta di San Martino che offre uno scorcio sulle campagne meraviglioso.
Palazzo dei priori
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Chiesa san Martino
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Porta San Martino
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Volevo vedere l’ulivo della strega, una pianta di 3500 anni, ma essendo all’interno di un giardino della chiesa era chiuso l’accesso e non sono riuscita ad ammirarlo.

Rocca Di Talamone
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A Talamone da vedere la Rocca per il panorama sul mare, perché il paesino in sé offre poco, ma una passeggiata fin sulla Rocca vale la pena farla. La visita al suo interno è possibile solo su prenotazione, ma molte visite a causa del COVID erano sospese, credo comunque che la passeggiata esterna sempre fattibile sia soddisfacente lo stesso. La rocca è stata costruita a metà del ‘200 dagli Aldobrandeschi anche se l’aspetto attuale è dato dai restauri del tardo ‘500

Panorama dalla rocca
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Rientrati in agriturismo abbiamo cenato presso la loro struttura e poi riposati nel salottino esterno riservato alla nostra camera a guardare le stelle, location perfetta vista l’assenza di inquinamento luminoso.

Mercoledì 12 agosto

giornata dedicata alla scoperta dei borghi maremmani.

Partiti con Pitigliano la città del tufo dove abbiamo faticato a trovare parcheggio. Alla fine trovato in zona ospedale e percorso un bel pezzo a piedi per arrivare in centro.

Panorama paese
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Una delle prime cose che saltano agli occhi, ammirandola dall’esterno, è l’acquedotto Mediceo costruito nel XVI secolo e costituito da due grandi archi e tredici più piccoli, da secoli alimenta le tre fontane di piazza Repubblica: quella dei “7 cannelli” sormontata da tre imponenti archi, ogni cannello ha la scultura di un animale, e le due gemelle realizzate in stile barocco. Da vedere il Palazzo fortezza Orsini, sede di diversi musei, avendo poco tempo ci siamo accontentati di vederlo da fuori.

Centro storico
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Passeggiando nel centro storico è un continuo spunto di fotografia talmente belli sono i suoi vicoli, per l’esattezza 60 che collegano le tre strade principali. In centro troviamo la cattedrale di Pitigliano con la facciata settecentesca e la parte alta del campanile con il suo aspetto originario settecentesco in tufo. Purtroppo era chiuso e non siamo riusciti a visitarlo dentro. Merita la visita al quartiere ebraico, visto che Pitigliano è conosciuta come la piccola Gerusalemme, per l’importante ruolo che ebbe la comunità ebraica in questo paese.

I vicoli di Pitigliano
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Sorano affacciato a strapiombo sulla valle del torrente Lente offre scorci panoramici davvero unici, passeggiate nei suoi vicoli per arrivare al masso leopoldino con la Torre dell’orologio e godere della vista a 360°. Scendendo dal lato nord est si raggiunge la porta dei Merli attraverso la quale si accede nella valle del Lente, fitti boschi, grotte rupestri e alte mura in tufo arrivando fino alle vie cave, per fare questa passeggiata a piedi servono almeno un paio di ore in più.

Panoramica Sorano
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Sovana uno dei borghi più belli d’Italia una piccola bomboniera. All’ingresso del borgo è possibile vedere i ruderi della Rocca Aldobrandesca risalenti all’undicesimo secolo. Si percorre via del Pretorio per arrivare in piazza del Pretorio, con la pavimentazione a spina di pesce in parte ancora originale.

Centro storico SOvana
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Nella piazza troviamo il palazzo dell’archivio riconoscibile dal campaniletto a vela e risalente al XII sec. La chiesa di Santa Maria del periodo tardo romanico con al suo interno il più antico ciborio intatto, dell’epoca preromana, di tutta la toscana, la facciata e l’ingresso originale sono inglobati nel palazzo Bourbon del Monte edificato ad inizio ‘500. Di fronte troviamo il palazzo Pretorio edificio del ‘200 che ha sulla sua facciata tutti gli stemmi dei capitani di popolo che governarono Sovana.

Duomo di Sovana
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Proseguendo la passeggiata si può ammirare la casa di Ildebrando Aldobrandeschi che fu Papa Gregorio VII, per finire al bellissimo Duomo di Sovana in stile romano gotico, con  2,50€ di biglietto ingresso è possibile visitare il suo interno, soldi ben spesi.

Da non perdere le vie cave come quelle di Sorano, anche qui bisogna avere più tempo a disposizione. 

Alle 17.00 abbiamo prenotato una degustazione presso la Fattoria Aldobrandesca a Sovana di proprietà dei marchesi Antinori dal 1995, con prima produzione nel 1998.Costo 20€ a testa Sei curioso di scoprire i vini che abbiamo assaggiato ?

La sera abbiamo cenato da Il Moro a Montemerano, ottima cucina maremmana gustata sulla  terrazza, taglieri di salumi e formaggi tipici, cinghiale in umido, trippa alla montemerese, pappardelle al cinghiale ecc.

Scorci Montemerano
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Dopo cena abbiamo passeggiato per questo meraviglioso borgo, con la sua piazza Castello immutata dal medioevo, purtroppo essendo tarda sera non siamo riusciti a vedere la chiesa di San Giorgio, ma passeggiato anche fuori le mura lungo via dello spedale per guardarle da fuori.

la piazza
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giovedì 13 agosto

Partiti per un fuori regione direzione Gradoli, Bolsena e Civita di Bagnoregio.

Palazzo Farnense
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Gradoli è davvero piccina. Oltre al palazzo Farnese ed alla collegiata di Santa Maria Maddalena, non c’è molto.

Panorama da Bolsena
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Abbiamo proseguito per Bolsena che si è rivelata una grandissima sorpresa. Una cittadina di lago, con un cuore medioevale. Le origini risalgono alla preistoria avendo trovato dei resti di palafitte nelle acque del lago. Dopo una salita di tutto rispetto dal paese lungo lago al centro sembra di tornare, di colpo, indietro nel tempo. I viottoli sembrano arrivare direttamente dal medioevo.

I vicoli nel centro storico
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Vale la pena fare un giro sulle mura della rocca Monaldeschi, dove al suo interno c’è il museo territoriale del lago di Bolsena, questo castello fu eretto dagli orvietani tra il XIII e XVI secolo. La vista dalle sue mura è spettacolare. Altri luoghi molto interessanti da visitare sono la Collegiata di Santa Cristina, conosciuta per il miracolo del corpus domini del 1263 e la chiesa di San Francesco di fronte all’ingresso del borgo medioevale, dall’aspetto gotico del XIII sec. Oltre a passeggiare senza meta per le sue viuzze.

Il castello
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Civita di Bagnoregio da anni è stata un mio sogno, finalmente coronato in queste vacanze. La città che muore in foto è meravigliosa ma dal vivo toglie il fiato. Abbiamo percorso, sotto il sole cocente delle due di pomeriggio, i 300 mt di ponte che uniscono Civita alla “terraferma” senza neanche accorgercene talmente eravamo presi dal panorama davanti ai nostri occhi.

Civita dal ponte
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Da lontano è bella vedere questa manciata di case sospesa, su di un’isola di tufo. in mezzo ad un oceano di calanchi è emozionante davvero. L’ingresso al paese avviene attraverso la porta di Santa Maria, la prima fu scavata dagli Etruschi nel tufo, quella attuale è un riadattamento stile gotico che risale al medioevo. Si entra in piazza Colesanti dove è presente il museo geologico e delle frane, proseguendo lungo la via principale si arriva in piazza San Donato dove si trova l’omonima chiesa risalente al VII sec, al suo interno ci sono le reliquie di S. Ildebrando vescovo della città.

Scorci di Civita
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Lungo tutte le mura ci sono diversi belvedere sui quali ci si può perdere con lo sguardo. Al fondo del paese c’è un giardino privato su due livelli davvero molto carino. Con un acquisto di prodotti(però non del luogo)legumi, sughi ecc. o una piccola offerta, il proprietario permette la visita. Lo consiglio oltre ad essere un bel giardino ha una vista spettacolare, con uno scorcio meraviglioso per fare la foto perfetta.

Vista sulle calanche
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La sera troppo stanchi per cenare fuori abbiamo optato per l’agriturismo.

Venerdì 14 agosto

Trasferimento a Suvereto per la visita alla cantina Petra.

Avevo prenotato la petra Experience privata che comprende la visita ai vigneti, alle cantine di vinificazione, di affinamento, il lunch e la degustazione per 70€ a testa. Una visita che per chi appassionato di vini, come noi, consiglio senza alcun dubbio oltretutto con 10€ in più a testa è possibile farla privata. 

Sei curioso di scoprire i vini che abbiamo assaggiato ?

Terminata la visita ci siamo recati nella struttura prenotata, una camera con bagno in un cascinale appena fuori dal centro storico di Suvereto, una location perfetta a piedi in 10 minuti si raggiunge il centro, la sera è necessario portarsi una torcia, o usare quella del telefono, perché per un piccolo pezzo è al buio. La camera ed il bagno erano spaziosi, molto puliti la proprietaria gentilissima e disponibile, l’unica pecca mancava l’aria condizionata ed avendo una sola aria non c’era possibilità di farla girare, nemmeno con la porta aperta. 

La sera ci siamo recati a cena al Cacini di Suvereto, un ristorante con un giardino esterno meraviglioso. Il meccanismo diverso dal solito propone un menù fisso di pesce con tre antipasti, due primi, un secondo, un dolce.

cortile cacini
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Ci sono poi diverse possibilità di scelta solo gli antipasti, antipasti e primi, o il menù completo. Il menù cambia sempre perché fatto in base al pescato del giorno.

Piatti
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Ottima qualità e proposte. I prezzi partono dai 30€ a salire fino a 60€ se si fa il menù completo. Un ristorante che propone anche una bella carta dei vini.

Sabato 15 agosto ferragosto

L’unica giornata passata al mare con amici a Cecina mare.

Per la seconda sera ci siamo recati a Suvereto questa volta provando l’ciocio un bellissimo ristorante sotto il palazzo comunale.

cortile
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Menù alla carta sia con portate di mare che di terra, anche di tradizione seppur rivista. Ottimo il rapporto qualità prezzo del menù degustazione pesce azzurro.

piatti
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Domenica 16 agosto

Giornata di trasferimento verso il Chianti con sosta a San Gimignano.

vedute di san Gimignano
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Una città in cui si respira l’aria medievale che l’ha vista fiorire quando la via francigena l’attraversava, portando i pellegrini dal nord Europa a Roma. La peste del 1348 tagliò fuori San Gimignano da questa via ed insieme alla mancanza di fondi determinò il “congelamento” architettonico che rende magica la passeggiata in questa città. Entrando da porta San Giovanni e percorrendo l’omonima via sulla destra si possono vedere i resti della Chiesa di San Francesco la sua facciata romanica con cenni di influenza orientale, dietro queste splendide mura si trova un negozio di olio che rende un po’ deludente l’esperienza. Salendo si trova la prima cinta muraria e iniziano ad intravedersi le torri, per poi entrare nella piazza della Cisterna, si prosegue in piazza del duomo, si passeggia per le sue vie, lungo le sue mura. Purtroppo è chiusa via santo Stefano, che porta con una bella passeggiata alle antiche fonti(antiche vasche sorrette da arcate in pietra e risalenti all’anno 1100/1300), e proprio dalla porta delle fonti si può fare la foto perfetta alle torri. 

Dopo la visita a San Gimignano e qualche sosta fotografica lungo la strada, abbiamo portato i bagagli a Radda in Chianti a Palazzo Leopoldo una residenza storica, in pieno centro pedonale, restaurata e convertita a struttura alberghiera, di grande impatto, camere ampie e con il fascino della storia. Unica pecca la colazione che non rende giustizia alla struttura, in compenso il personale è sempre sorridente e disponibile.

Scorci di Volpaia
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Essendo arrivati nel pomeriggio abbiamo approfittata a fare un giro a Volpaia e prenderci un aperitivo al Bar Ucci davvero un posto divertente dove trovare buon cibo, semplice, vini e aperitivi, la proprietaria è l’anima del locale, consiglio di prenotare per cena o arrivare presto per l’aperitivo. Volpaia è un piccolo borgo, una bomboniera.

La fiorentina delle Panzanelle
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La sera abbiamo cenato all’osteria le Panzanelle, nel suo dehor. un menù con parecchi piatti di cucina tipica chiantigiana ed una bella carta dei vini. Naturalmente è stata la prima puntata de La fiorentina

Lunedì 17 agosto

ingresso al castello di Ama
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Alle 11 visita al castello di Ama, prenotata settimane prima. Una delle più belle visite mai fatte in vita mia, il connubio tra arte e vino è unico, magico, intenso. Una visita al museo sapientemente fusa a quella enologica. Costo 50€ a testa la visita con degustazione.

Sei curioso di scoprire i vini che abbiamo assaggiato?

Da una degustazione ad un’altra, nel pomeriggio ci siamo recati alla Rocca di Castagnoli per fare la wine lovers Costo 15€ a testa

Sei curioso di scoprire i vini che abbiamo assaggiato?

Visitato il paese di Gaiole, che non ha assolutamente nulla di carino, nulla che meriti la sosta. La sera abbiamo cenato a Radda, e fatto il giro del paesino. Radda è graziosa ma davvero piccina una via centrale ed una piccola via coperta.

Cartello stradale touring club di Radda
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Via coperta di Radda
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Martedì 18 agosto

camartina di Querciabella
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Al mattino ci siamo recati a fare una degustazione da Querciabella. Negli anni settanta un businessman milanese Giuseppe Castiglioni, da sempre appassionato di vini francesi e grande intenditore dei bordolesi, decide di acquistare una casa con due ettari di vigna . 

Degustazione Querciabella i vigneti Querciabella

Sei curioso di scoprire i vini che abbiamo assaggiato?

A pranzo ci siamo spostati a Lamole da Castellinuzza e Piuca. Una piccola azienda a conduzione familiare che da mezzadri sono diventati produttori. Oltre al vino, producono olio, ed hanno un piccolo allevamento di ovini e chianine. C’è anche la possibilità di assaggiare piatti della tradizione, come pasta fatta in casa, salumi e formaggi di loro produzione, nel loro agriturismo. E’ sicuramente interessante visitare grandi cantine ma poter osservare il lavoro di questi piccoli produttori è emozionante.

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Piatti e vino degustati
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Porzioni abbondanti per la cifra di 25€ a testa. 

Una bella esperienza davvero, la consiglio poi il posto è molto bello c’è una bella vista da lassù.

Panorama
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Sei curioso di scoprire i vini che abbiamo assaggiato?

Dopo il pranzo ci siamo spostati a Greve, una delle punte di diamante del Chianti Classico, il paesino ha una bella piazza, una bella chiesa ed un ottimo ufficio turistico che ci ha saputo indicare alcuni bei posti da visitare come Montefioralle a pochi chilometri da Greve

La Piazza di Greve
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Un piccolo borgo, uno dei più belli d’Italia, arroccato su di un colle con dei panorami davvero belli. Il nome sembra derivi da Monteficalle per le tante piante di fico che si trovavano nei campi intorno al castello. Proprio intorno al castello si è sviluppato in epoca medioevale il borgo, le mura del castello come ancora alcune sue torri, ormai adibite ad abitazioni private, si possono ancora vedere. Si tratta di una breve passeggiata ma fatta in relax tra le sue strette vie ripaga la strada fatta per arrivare qui.

i vicoli di Montefioralle
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La sera ci siamo recati nuovamente alla Rocca di Castagnoli per cenare nel loro ristorante Il Celliere. Location bellissima perché il borgo la sera acquista ancora più fascino e le sale interne del ristorante sono molto curate. Il personale piacevole e professionale, ottimo cibo ed una buona carta dei vini, prezzo medio/alto.

Scorci del borgo
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Insalata di porcini crudi
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Battuta di carne cruda
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Interno Celliere
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Mercoledì 19 agosto

 

Arrivati al nostro ultimo giorno in Toscana abbiamo deciso di dedicarci ad un borgo, ad una cantina e ad un ristorante tipico.

La giornata è cominciata con la visita al Castello di Brolio.

veduta del castello
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Una gita che consiglio assolutamente di fare. Attualmente ci sono nove tour con costi diversi. Avendo poco tempo abbiamo optato per la visita ai giardini del castello ed alla degustazione libera in enoteca al costo di 7,50€ a testa. Mi è piaciuto tantissimo si tratta del giro all’interno delle mura, dei suoi giardini e sui camminamenti delle mura dai quali si gode un panorama unico. Non c’è bisogno di prenotazione per questo, mentre per gli altri si. Attenzione per chi è interessato al tour classico, guidato, parte una volta sola al giorno alle 10.30 di mattina.

Essendo produttori, per gli appassionati di vino c’è un bel tour a 140€ con la visita privata al castello ed alle cantine di Brolio, pranzo incluso. Oppure quello dei vigneti a 48€. Noi arrivando da una “importante” serie di degustazioni nei giorni precedenti abbiamo optato per la sola passeggiata.

Passeggiata nei giardini
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Le prime notizie di questo castello risalgono all’anno 1000, i Ricasoli divennero proprietari nel 1141, ma è stato un castello conteso, distrutto dalle lotte interne tra senesi e fiorentini e dalle varie guerre degli anni successivi compresa quella mondiale con la ritirata dei tedeschi.

Bettino Ricasoli, seppellito nella cripta della cappella di San Jacopo visitabile liberamente con qualsiasi tour, è una figura fondamentale sia a livello politico nella storia del neonato Regno d’Italia che nella viticoltura proprio dai suoi esperimenti nacque il Chianti Classico.

  • La passeggiata tocca vari punti da non farsi scappare 
  • La cappella di San Jacopo eretta nel 1316
  • La facciata della residenza dei Ricasoli, chiusa essendo abitazione privata.
  • I giardini
  • I punti panoramici 
  • La camminata sulle mura.

Terminato il giro avevamo, compreso nel prezzo, due calici a scelta del vino prodotto dal Castello di Brolio. La degustazione si fa in piedi nell’enoteca appena fuori dall’ingresso del castello.

Degustazione vini
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Terminata la degustazione ci siamo recati al borgo di San Gusmé, uno di quelli consigliati dall’ufficio turistico di Greve, molto grazioso piccolissimo peccato che i pochi locali per mangiare siano tutti chiusi trasmette un po’ l’aria dell’abbandono ma credo sia una conseguenza del post covid. 

Scorci del paese
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Al pomeriggio avevamo appuntamento alla cantina di Badia a Coltibuono, una visita che davvero vale la pena, appena scesi dalla macchina si respira l’aria di pace che aleggia intorno all’abbazia.

La cantina storica
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Gli interni della tenuta
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Bottiglie storiche
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Bottiglie anni 40
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Sei curioso di scoprire i vini che abbiamo assaggiato?

La sera  cena al Malborghetto per gustarci l’ultima fiorentina della vacanza. Abbiamo cenato all’aperto, il personale è gentilissimo ed il cibo ottimo.

Fiorentina dehor ristorante

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